sabato 25 luglio 2009

Operazione recupero: Lo stecco del maxistecco


Inizio dal recupero di alcuni degli articoli ai quali tengo di più, scritti per quella gente un pò disattenta.
Qui, ad inizio stagione, rifletto sul preannunciato degrado delle spiagge tarantine e sul paradosso di due mari ed una solo bandiera blu.

Oh, ma che bella notizia!
E allora? Dovremmo gioirne no? Certamente, ma la bella stagione è anche questo:
Secchi colorati, pannolini sporchi, bottiglie di vetro ridotte in mille pezzi, falsamente invisibili cellophane che avvolgono i pacchetti dei crackers (si cerca di essere light anche nello sporcare), kleenex ambiguamente usati, coppette di coppa del nonno, stecchi di maxistecco, lattine tagliate in modo che rendano bene il loro lavoro (come minimo recar segni per i quali passare almeno un mese con gli arti fasciati), frammenti di oggetti non facilmente identificabili ma ugualmente vistosi ed ingombranti e, sì, chi più ne ha più ne getti.
Giusto per amor d’oggettività: km di litoranea decantata, agognata, idolatrata ed una sola spiaggia a meritar la Bandiera Blu? Annosa querelle, questa: colpa degli amministratori che, da deformazione professionale, guardano e si accontentano (e pretendono che ci si accontenti un po’ tutti) solo della superficie oppure di tutti quanti noi, fruitori talmente liberi da disporre delle spiagge come invitati ebbri ad un dionisiaco banchetto (tanto ci saranno pure gli inservienti degli dei a ripulire per noi)?
L’importante è apparire.
Il paradosso di posseder due mari, ed una sola, negletta bandiera blu.

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